Una parte della nostra vita, più o meno felice, l'abbiamo passata a scuola, sia elementare, media, superiore o università.


Allora, l'unico pensiero che ci preoccupava era che finisse in fretta.


Oggi, forse perchè siamo cresciuti, quello che ci preoccupa è che i nostri figli abbiano


la possibilità di imparare, di conoscere, di sapere.


Dove, se non a scuola?




25 marzo 2010: il Consiglio di Istituto

Ci siamo: giovedì 25 marzo 2010 è il giorno del Programma 2010.
Il Consiglio di Istituto comincia alle 17,00. Due giorni prima il Presidente riceve richiesta da parte dei docenti in Consiglio per poterci vedere alle 16,15, prima dell'inizio del CdI.
Ci vediamo a scuola, alle 16,15 con i docenti e, sorpresi, registriamo le loro obiezioni riguardo al fatto che il lunedì prima, il 22 marzo, il Consiglio che era stato convocato è andato deserto e non si è potuto svolgere per mancanza del numero legale. Eppure noi, il 20 marzo, avevamo fatto protocollare la nostra comunicazione dove informavamo che non solo non ci saremmo stati ma che era opportuno riconvocare il Consiglio per una prossima data che assicurasse la presenza di tutti vista l'importanza del Programma 2010. La comunicazione era indirizzata al Dirigente Scolastico e a tutti i componenti il Consiglio. "Ci spiace che l'informazione non sia circolata come avrebbe dovuto".
Chiarita la questione alle 17,00 inizia il Consiglio e, come genitori, presentiamo la nostra proposta riguardo al Programma 2010: ripristino delle aule di informatica (costi da coprirsi con il contributo volontario genitori 2009- 2010 per € 5.200 per tutte le 4 aule con il supporto dell'Associazione RiminiLug); realizzazione dei corsi di recupero per 480 ore (costi da coprirsi con il Fondo Istituzione Scolastica per € 30.259,20 finalizzati alla attività fatte dai docenti e dal personale ata); un utilizzo del contributo volontario genitori 2009 - 2010 (il cui importo al netto delle polizze assicurative dei ragazzi è pari a € 16.139,64 di cui già € 5.200 per le aule di informatica) che vada a vantaggio "del miglioramento dell'offerta formativa". Per saperne di più i testo della Proposta presentata lo trovate cliccando qui. Il nostro invito è chiaro: "programmiamo", ossia cerchiamo di prevedere, in termini di costi, le cose da fare anche se solo sulla base delle assegnazioni promesse dal Ministero visto che alla data del 25 marzo sul conto corrente bancario era arrivato solo l'anticipo per la gestione 2010 versato a dicembre 2009.
Gli interventi che si sono succeduti ci hanno dato conferma che anche gli altri componenti del Consiglio si riconoscevano negli obiettivi della proposta e, anzi, avrebbero voluto definirli meglio, ampliarli di modo da dare un segnale chiaro di ripresa dei lavori dopo un momento di fermo dettato da ritardi e venir meno anche del direttore amministrativo dal 27 gennaio scorso. Stavamo parlando tutti la stessa lingua con un unico fine: cercare di mettere in cantiere una serie di cose da fare o meglio, i costi per realizzare una serie di cose che altro non sono che il far "funzionare" la scuola. A quel punto il Programma viene messo ai voti. Chiediamo una pausa per poterci confornatare tra noi e decidiamo, come genitori in Consiglio di Istituto, di approvare il Programma 2010 a condizione che la proposta presentata ne diventi parte integrante.
Sono le 20,00: il Programma 2010 è approvato con la proposta presentata da genitori.
Adesso il lavoro più difficile sarà mantenere gli impegni.

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